Di seguito si riporta la lettera di risposta relativa alla richiesta di chiarimenti sul corso Provincia dell’Aquila di formazione per caccia di selezione:

 

Con nota prot. RA/46560 del 24.02.2017, della FIDC sezione provinciale dell’Aquila e con nota prot. RA/59798 del 07.03.2017, dell’ATC “Barisciano”, sono prevenute delle richieste di chiarimento sulla validità, per il prelievo in caccia di selezione, degli attestati relativi ai corsi per coadiutori all’attività di controllo espletati dalla provincia dell’Aquila dal 1998 al 2011. Prima di entrare nel merito della validità degli attestati è necessario fare una disamina delle normative e circolari ISPRA inerenti i percorsi formativi che abilitano i cacciatori all’attività di controllo (coadiutori-selecontrollori) e, alla caccia di selezione(selecacciatori).
Esaminando la documentazione inviata dalla FIDC dell’Aquila, (allegato determinazione n. 003 del 12.01.2006 dell’Amministrazione provinciale dell’Aquila ad oggetto: “Avviso pubblico per operatori volontari (coadiutori) nella gestione faunistica di corvidi, volpi e cinghiali”), si evince che per l’attuazione del programma del corso per operatori volontari (coadiutori) nella gestione faunistica del cinghiale, sia necessario un monte ore complessivo di 32.
La circolare ISPRA – nota prot. 22478/T-D del 28 giugno 2010 – inviata a tutte le amministrazioni interessate, prevede un programma didattico, per aspiranti cacciatori di selezione degli ungulati, di un monte ore complessivo di 32.
Nelle Linee Guida ISPRA di settembre 2013 per la gestione degli ungulati , la TAB. 7.3 indica il percorso formativo del Coadiutore per interventi di controllo per un monte ore complessivo di 11.
La lett. c) del comma 8 dell’art. 1 del RR 5/2014 per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati, tra le figure preposte alla gestione faunistico-venatoria degli ungulati prevede la figura del “selecacciatore o selecontrollore: cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo delle singole specie di ungulati”.
ll comma 12 dell’ art. 1 del RR 5/2014 prevede che tutti i programmi per i selecacciatori e per i coadiutori di interventi di controllo, siano svolti in base ai moduli previsti nelle linee guida per la gestione degli ungulati pubblicate dall’ISPRA nel settembre 2013 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Comma 13 dell’art. 1 del RR 5/2014 recita: “Sono valide tutte le abilitazioni di cui al camma 8, lett. b), c), d) e), f), g), h) conseguite precedentemente al 1″ gennaio 2014 e rilasciate da amministrazioni pubbliche”.
Da quanto suesposte si evince che il corso organizzato dall’Amministrazione Provinciale dell’Aquila è antecedente sia alle circolari che alle linee guida ISPRA, nonché, al Regolamento Regionale n. 5/2014, mentre i contenuti del corso e gli orari sono del tutto simili a quelli previsti nella circolare dell’ISPRA prot. 22478/T-D del 28 giugno 2010 (corsi per cacciatori di selezione) e differiscono, invece, dal percorso formativo per coadiutori indicati nelle linee guida dell’ lstituto del settembre 2013.
Ad oggi l’ ISPRA, nei pareri emessi su richiesta delle pubbliche amministrazioni, si è espresso favorevolmente su programmi di corsi per selecacciatori e coadiutori che hanno un monte ore pari a 46 e per l’accesso al corso di coadiutori ritiene necessario che i cacciatori siano in possesso dell’abilitazione per cacciatori di selezione (Selecacciatore abilitato alla caccia di selezione del cinghiale).
Antecedentemente alle linee guida e circolari dell’ lSPRA, i corsi per coadiutori/selecontrollori, venivano svolti in Abruzzo con programmi simili a quello della Provincia dell’Aquila che, come percorso formativo , può essere equiparato ad un corso per cacciatore di selezione (Selecacciatore abilitato alla caccia di selezione del cinghiale).
Stante a quanto esposto, il corso organizzato dalla Provincia dell’Aquila può essere riconosciuto valido per la caccia di selezione.
Considerato, tuttavia, il tempo trascorso dall’organizzazione dei corsi è l’impiego fino ad oggi del personale formato, esclusivamente per l’attività di controllo, nulla vieta alI’ATC di organizzare, anche ai fini della sicurezza, corsi di aggiornamento per la caccia di selezione, come anche l’ISPRA, con le Linee guida del settembre 2013, suggerisce: ” Per tutte le figure è auspicabile vengano organizzati corsi di aggiornamento inerenti I’evoluzione dello stato delle popolazioni, le emergenze di conservazione, le innovazioni  in ambito venatorio ed i progressi relativi agli strumenti ed alle tecniche di gestione, in modo da mantenere costantemente elevato il livello di interesse e di competenza”.